LA CITTÀ POLICENTRICA

È UNA CITTÀ SANA

Il padre della Città Giardino

Ebenezer Howard, a fine 800, propone il modello della città giardino: “Una Città-Giardino è una città studiata per una vita ed un’industria sane; le sue dimensioni, senza essere eccessive, permettono una vita sociale completa”

La città è vista come un organismo unitario le cui parti risultano tra loro connesse secondo una fitta rete di rapporti, non solo di natura funzionale e compositiva, ma anche di natura economica e sociale.

L’equilibrio complessivo del sistema urbano è garantito dall’apporto che le città hanno nei confronti della città madre in funzione di un equilibrio policentrico regionale.

La visione di Howard era bifocale: teneva d’occhio anche la campagna perchè si accorse che le aree rurali si spopolavano perché avevano cessato d’essere economicamente attraenti: i giovani, gli intelligenti
correvano in città.

Egli possedeva un intuito straordinario; che aveva messo a fuoco un problema da sempre (e tutt’ora) trascurato e possedeva un istinto perspicace capace di distinguere le idee veramente importanti da quelle effimere, dettate dalla moda del momento.

PARIGI: 15 minute city

Un esempio virtuoso è Parigi. La capitale francese è costituita da 20 arrondissements municipali, ciascuno dotato di sindaco e un consiglio comunale.

Carlos Moreno, docente alla Sorbona di Parigi, descrive la città dei 15 minuti tramite la concezione di prossimità all’interno della città, orientata allo sviluppo sostenibile.

Secondo la sua teoria, in contesto urbano, il lavoro, i negozi, l’assistenza sanitaria, l’istruzione, il benessere, la cultura, lo shopping e il divertimento dovrebbero essere idealmente tutti raggiungibili entro quindici minuti da casa propria, a piedi o in bicicletta.

La teoria di Moreno, in francesce la Ville du quart d’heure è diventata uno dei cavalli di battaglia nella campagna elettorale che ha portato alla riconferma di Anne Hidalgo come sindaco di Parigi.

«È tempo di passare dalla pianificazione urbanistica alla pianificazione della vita urbana. Ciò significa trasformare lo spazio della città, ancora altamente mono-funzionale con le sue diverse aree specializzate, in una realtà policentrica, basata su quattro componenti principali -vicinanza, diversità, densità e ubiquità- per offrire a breve distanza le sei funzioni sociali urbane essenziali: vivere, lavorare, fornire, curare, imparare e godere».

Mairie du 1er arrondissement
Mairie du 3e arrondissement
Mairie du 4e arrondissement
Mairie du 5e arrondissement
Mairie du 8e arrondissement
Mairie du 2e arrondissement
Mairie du 6e arrondissement
Mairie du 7e arrondissement
Mairie du 10e arrondissement
Mairie du 17e arrondissement
Mairie du 93 arrondissement
Mairie du 11e arrondissement
Mairie du 12e arrondissement
Mairie du 13e arrondissement
Mairie du 14e arrondissement
Mairie du 15e arrondissement
Mairie du 16e arrondissement
Mairie du 18e arrondissement
Mairie du 19e arrondissement
Mairie du 20e arrondissement
In rosso gli edifici commerciali.

ADELAIDE: città dalla serena vita urbana

Ad Adelaide, durante i primi due anni di pandemia ci sono stati solo 4 morti su 1.3 milioni di abitanti. Questo ha dimostrato come il modello urbano della città consenta una vita salubre ed eco-sostenibile perchè basata sulla pedonalità e sull’accessibilità.

Per una serena vita urbana sono necessari coesione sociale e legame tra i cittadini. Questi due elementi sono presenti solo nelle città a misura d’uomo.

Secondo l’Urban Liveability Index 2021, una delle città che si colloca in cima alla classifica è proprio Adelaide, Australia.

Adelaide è riuscita a promuovere, durante la pandemia, spazi sociali accessibili consentendo a scuole, ristoranti, centri ricreativi e altri spazi sociali di rimanere aperti quando tutto il resto del mondo era in lockdown.

Questo è stato possibile solo grazie alla pianificazione urbanisitca della città che la rende una vera e propria 15 minute city.

 

EDIMBURGO: tre città in una

“Edimburgo è un miracolo nella pietra in quanto è, allo stesso tempo, classica e romantica, un prodotto sia di un paesaggio selvaggio che di grandi menti”.
– Gavin Stamp, storico dell’architettura

Le Old e New Towns di Edimburgo incarnano tutto ciò che rende la città amata nel mondo. Le tre città sono perfettamente interconnesse tra di loro e pur mantenendo un carattere indipendente, rappresentano il perfetto connubio policentrico al quale tutte le città dovrebbero ambire.

Edimburgo è immersa in un paesaggio suggestivo fatto di scogliere, depressioni e dolci colline, che aprono ai cittadini di panorami sempre diversi dallo skyline pieno di torri della Città Vecchia medievale, all’ ordinato reticolo della Città Nuova neoclassica.

La città non è solo ricca di panorami, ma anche di rinomati musei e gallerie che raccontano le storie delle persone che hanno contribuito a costruire, abitare e lavorare nella città e che contribuiscono a mantenere e consolidare l’identità locale. È, oltre a tutto ciò, un esempio virtuoso di rigenerazione urbana.

BRISBANE: città ciclabile

Brisbane, la capitale del Queensland, è la terza città d’Australia per popolazione, grazie ai suoi 2,5 milioni di abitanti sebbene il costo della vita sia più basso che in altre città.

La città offre ad abitanti e turisti numerosi servizi gratuitamente, come piscine, aree barbecue e parchi giochi, ma anche festival culturali, attrazioni e riserve naturali gestite con fondi pubblici, tra cui il Roma Street Parkland, la Gallery of Modern Art, il Museum of Brisbane, i giardini botanici e la Mount Coot-tha Reserve.

Percorrendo le vie della città si incontrano mercatini, ristoranti e artisti di strada, ruote panoramiche ed anche un tempio nepalese in legno.

Brisbane vanta una rete di efficienti piste ciclabili in continua espansione e di pittoreschi sentieri pedonali che consento ai cittadini di scegliere la bici come mezzo di locomozione preferito.

La città offre inoltre molti altri mezzi non convenzionali ai suoi cittadini: è infatti possibile prendere il traghetto che segue la corrente del fiume per raggiungere uno dei più importanti parchi urbani o prenotare una suggestiva crociera che risale il fiume fino al Lone Pine Koala Sanctuary.

SYDNEY: città giardino (quasi) Covid-free

Durante la prima ondata pandemica Sydney ha contato 54 morti su 5 milioni di abitanti. Un numero sorprendentemente basso che dimostra in che misura il mondo urbano può influire sulla diffusione del contagio, rendendo Sydney un modello da replicare nei futuri interventi di rigenerazione urbana.

Ciascun quartiere, delimitato da strade principali, parchi o mare, rispetta perfettamente la teoria della Città Giardino, è caratterizzato da un’estensione media di 300 ettari, ogni abitazione è dotata del proprio giardino sul retro e ogni cittadino vive spensierato, in case mono o bi-famigliari senza recinzione visti i bassi tassi di criminalità.

Con una popolazione di 5.3 milioni di abitanti, la densità abitativa è pari a circa 430 abitanti per chilometro quadrato, un dato relativamente basso. Questo è dovuto al fatto che l’area urbana, più densamente popolata, costituisce solo una piccola parte della città che conta oltre 300 sobborghi e quartieri.

MELBOURNE: città che ha a cuore il suo ambiente

Per due anni consecutivi (2011 e 2012) Melbourne ha vinto la corona come città più vivibile del mondo secondo la classifica stilata dall’Economist Intelligence Unit (Eiu) e parte del Worldwide Cost of Living Survey, confermando un primato in termini di sostenibilità.

Entro il 2030 la città promettere di ridurre il traffico nelle parti più trafficate della città e di convertire le strade più strette in zone pedonali condivise così da trasformare Melbourne nella città ciclabile leader del paese, creando più di 50 km di piste ciclabili protette.

La strategia attuato in merito al sistema dei trasporti mira a garantire entro il 2030 più spazio alle persone sui marciapiedi e in prossimità dei principali incroci cittadini così da favorire il settore della vendita al dettaglio e l’ospitalità di Melbourne.

L’area metropolitana è costituita da 14 sobborghi ognuno dei quali suddiviso in quartieri con dimensioni variabili. A partire dal 2017 col Plan Melbourne 2017-2050 si è cercato di standardizzare la loro dimensione attorno i 200/300 ettari. 

Alla base di tale pianificazione vi è il principio del 20-minute neighbourhoods per cui all’interno di ogni quartiere devono essere presenti tutti i servizi essenziali raggiungibili a piedi in massimo 20 minuti, essendo questo secondo diverse ricerche il tempo massimo che le persone sono disposte a camminare per soddisfare le esigenze quotidiane.

PERTH: città accessibile

Tanto vasta quanto culturalmente diversificata, Perth è ricca di storia, di risorse e vanta un vivace centro città con molto da offrire sia ai locali che ai turisti che la visitano.

Dall’estremo nord di Broome e dalla Coral Coast ai vigneti, spiagge e aziende vinicole di Margaret River e giù a sud fino alla vivace città e ai suoi numerosi bar, ristoranti e zone commerciali, Perth ha davvero qualcosa per tutti i gusti.

Con 26 aree di parchi e riserve, la città di Perth è descritta da molti come un’oasi di parchi. Gli spazi verdi meravigliosamente realizzati che coprono un decimo dell’area della città combinano patrimonio, arte pubblica e giochi d’acqua per offrire una pausa dal trambusto della vita cittadina.

Il Disability Access and Inclusion Plan 2021-2025, si pone l’obiettivo di migliorare l’accesso e l’inclusione per le persone di tutte le abilità. Delinea le azioni chiave che saranno attuate per ridurre ed eliminare le barriere all’interno della città e per sostenere l’equità di accesso per tutti nella società.

La città si sforza così di essere una città universalmente accessibile a tutte le persone, comprese le persone con disabilità. Ha strade pedonali e spazi pubblici progettati secondo principi di progettazione universali e percorsi di viaggio accessibili continui collegano i trasporti pubblici, i parcheggi, i negozi, gli affari e le aree di intrattenimento.

Auckland: città in trasformazione

Il cuore di Auckland sta vivendo un periodo di rapidi cambiamenti e trasformazioni, con importanti investimenti impegnati sia dal settore pubblico che da sviluppatori privati.

Lo sviluppo della City Rail Link trasformerà l’accesso al centro città, trasportando circa 54.000 passeggeri ogni ora e raddoppiando il numero di persone entro 30 minuti di tragitto dal centro città.

L’obiettivo della città è anche il ecupero e il rinvigorimento di un centro urbano in modo da renderlo vivace, sicuro e inclusivo attraverso il supporto alle imprese, l’attivazione della città, il marketing di eventi e destinazioni e programmi di sicurezza.

Il programma di locazione vuota offre l’opportunità di installazioni creative o un uso alternativo per spazi vuoti, portando vita e colore all’ambiente stradale del centro città e limitando il degrado.

Sono stati inoltre attuati una serie di programmi di sicurezza per supportare il centro città e collaborare con la polizia neozelandese e il consiglio di Auckland.

Credit: Michelle Ardern, fornita dal Consiglio di Auckland

AVOE – A Vision Of Europe

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