A Vision of Europe in collaborazione con CIVICARCH (Università di Ferrara -Italia- Studio di Progettazione Architettonica e Urbana presso la Facoltà di Ingegneria) è lieta di annunciare una ricerca che esaminerà l’Architettura e l’Urbanistica Tradizionale Regionale. Tutti i contributi o le collaborazioni sono benvenuti (mail a: civicarch@unife.it ). L’impresa congiunta di AVOE e CIVICARCH ha organizzato la 4° edizione della Triennale di Bologna, dedicata alla “Nuova Architettura Civica. L’alternativa ecologica alla sub-urbanizzazione”.
INTRODUZIONE
Oggi, mentre la società contemporanea sta vivendo un processo di globalizzazione e l’Unione Europea si sta rendendo conto dell’estensione dei suoi confini, il dibattito sulla dimensione regionale diventa centrale. Due sono gli scenari possibili:- una completa uniformità planetaria di comportamenti, economie di vita e ambienti urbani dominati da un numero ridotto di conglomerati industriali e terziari come McDonald’s, Burger King, Gap, Benetton, Microsoft, Saint Gobain, Vodafone, Exon, ecc. – creando un ambiente sub-urbano caratterizzato dal sistema – sckyscrapers, autostrade, periferie ; – una globalizzazione sviluppata attraverso la valorizzazione dei caratteri regionali: ambienti naturali e urbani, cibo, cultura, abitudini e stili di vita, tecniche costruttive, tipologie urbane e architettoniche.
Seguendo il secondo scenario, ispirato alla creazione di un mondo arricchito dalla varietà delle differenze, la ricerca di una dimensione regionale in architettura diventa il fattore chiave come alternativa alla diffusione di una condizione sub-urbana su scala mondiale.
Come si può definire una Regione? Quali sono le caratteristiche architettoniche di una Regione? Come possiamo classificare un’architettura regionale? Come è possibile sviluppare un programma di rinascita urbana in centri degradanti e sububurb attraverso l’uso di un’architettura regionale? Con quali materiali? Con quali tecniche costruttive?
TARGET
La ricerca si propone di analizzare sistematicamente le principali caratteristiche dell’Architettura Tradizionale e del Tessuto Urbano nell’area della pianura tra Ferrara e Venezia in relazione con un più ampio contesto europeo in cui la Regione è riconosciuta come l’attore fondamentale di uno sviluppo sostenibile nell’era della globalizzazione. Come regioni di riferimento per un confronto europeo saranno prese in considerazione bayern in Germania e Paesi Baschi in Francia e Spagna. La ricerca analizzerà le città da un punto di vista tipologico e morfologico – compresa l’architettura del 20 ° secolo come parte della tradizione europea di costruire città. Questa operazione sottolineerà il ruolo chiave nell’attuale processo di riqualificazione architettonica degli edifici storici e di riqualificazione urbana di aree sub-urbane mal concepite e condurrà alla progettazione di un Codice Architettonico per interventi di Riurbanizzazione basati sull’uso dell’Architettura Regionale, e del Tessuto Urbano Tradizionale come elemento chiave per la creazione di un ambiente urbano migliore in un’epoca che deve affrontare processi di intensa standardizzazione e riduzione della elementi architettonici. Pertanto, la ricerca proporrà una via alternativa alla globalizzazione, basata sul rafforzamento dei caratteri culturali e architettonici locali visti come generatori di un ambiente urbano più ricco.
“Un mondo, molte regioni”
FASI
Il programma di ricerca si estende entro un periodo di 2 anni, secondo le seguenti fasi:
1° fase: identificazione di casi studio; 4 mesi;2° fase: analisi dei principali esempi; 6 mesi;3° fase: confronto, controinterrogatorio, individuazione degli elementi architettonici che creano quella specifica Architettura Regionale; 10 mesi;4° fase: redazione e pubblicazione dell’Atlante dell’Architettura Regionale nel Nord Italia; 4 mesi;
La ricerca valuterà specificamente i seguenti argomenti:
– definizione della “Regione”;- individuazione dei confini regionali e dei principali elementi architettonici- individuazione degli organismi architettonici e degli spazi pubblici di riferimento;- raccolta di materiali selezionati provenienti dall’Italia e dall’Europa;- progettazione di un foglio di lavoro analitico per edifici e spazi pubblici;- confronto tra edifici studiati e spazi pubblici in città italiane ed europee;- definizione dei principi guida per gli interventi secondo le diverse categorie di ambienti urbani:- all’interno dei centri storici;- all’interno delle aree centrali urbanisticamente consolidate;- all’interno delle aree centrali sub-urbane;- all’interno delle aree periferiche storiche;- all’interno delle aree periferiche urbanisticamente consolidate;- all’interno delle aree periferiche sub-urbane;- redazione di una pubblicazione finale. In particolare, il primo anno di attività è dedicato a:- identificazione di organismi architettonici e spazi pubblici di riferimento;- raccolta di materiali selezionati provenienti dall’Italia e dall’Europa;- progettazione di un foglio di lavoro analitico per edifici e spazi pubblici;
METODI DI RICERCA
I metodi di ricerca si basano sulle precedenti esperienze sviluppate dal coordinatore scientifico nei campi dell’analisi tipologica e morfologica all’interno della rete internazionale “A Vision of Europe” insieme a istituzioni pubbliche come l’Istituto francese di architettura di Parigi (IFA), la Fondazione europea per l’architettura di Bruxelles, la Escuela Tecnica Superior de Arquitectura de San Sebastian, L’Istituto di Architettura del Principe di Galles a Londra, le Scuole di Architettura delle Università di Notre Dame, Miami e Maryland, che hanno portato all’organizzazione del 1° e 2° Laboratorio per la Città Europea nell’ambito dei Programmi Ue Kaleidoscop e Raphael.I metodi di analisi tipologica e morfologica secondo i criteri comparativi stabiliti dal prof. Banister Fletcher dell’Università di Oxford e dal prof. Saverio Muratori dell’Università La Sapienza a Roma, permettono di stabilire un legame organico tra le caratteristiche interne dell’organismo architettonico -come le strutture di muri portanti e colonne, facciate, tetti, insieme a schemi distributivi- e le condizioni esterne dell’edificio studiato come parte di un particolare ambiente urbano. L’esperienza sviluppata dal gruppo di ricerca di Ferrara in collaborazione con altri gruppi di ricerca in Europa e negli Stati Uniti (vedi elenco di riferimento allegato) ha portato alla pubblicazione di una serie di libri relativi all’analisi dell’Architettura Regionale e del Tessuto Urbano Tradizionale che rappresentano le premesse culturali per il programma di ricerca proposto.
RISULTATI ATTESI
Si prevede che al termine del programma di ricerca l’unità scientifica produrrà una classificazione sistematica delle caratteristiche fondamentali degli edifici e degli spazi urbani regionali, insieme alla chiara comprensione del loro ruolo cruciale nel processo di costruzione della città italiana ed europea. Tale classificazione sarà ricontrollata con la matrice degli spazi urbani al fine di identificare i fattori chiave architettonici che costituiscono la struttura di base della città italiana e occidentale: il quartiere urbano. Una volta che l’Architettura Regionale e il Tessuto Urbano Tradizionale saranno riconosciuti come costruttori dell’architettura domestica della città -la cosiddetta res-privata- serviranno come base per la progettazione di un’innovativa guida operativa agli interventi di riqualificazione urbana: il Codice architettonico per la riqualificazione di aree suburbane contemporanee mal concepite. Dare ad ogni luogo un’identità chiara, pienamente coerente con il carattere regionale che lo abbraccia.
“Be Regional, you’ll be Universal”
Federico Fellini
Comitato scientifico: ATLANTE EUROPEO SULL’ARCHITETTURA REGIONALE
Portogallo – JOSÈ BAGANHA
Spagna – JAVIER CENICACELAYA
Francia/Belgio – MAURICE CULOT
Germania – MICHAEL STOJAN, HARALD BODENSCHATZ
Regno Unito – ROBERT ADAM
Polonia – MACIEJ MYCIELSKI
Norvegia – PIOTR CHOYNOWSKY
Svezia – PETER ELMLUND
Olanda – MIEKE BOSSE
Grecia – MICHAEL LYKOUDIS
Italia – GABRIELE TAGLIAVENTI, Università di Ferrara; CARLO AYMERICH, Università di Cagliari; ADOLFO CESARE DELL’ACQUA, Università di Bologna; GIOVANNI FATTA, Università di Palermo, PAOLO PASTORE, Politecnico di Bari; LUIGI ZORDAN, Università dell’Aquila, LUIGI MOLLO, Seconda Università di Napoli
AVOE – A Vision Of Europe
CSS – Centro Studi Città Sana
Dipartimento di Ingegneria
Università degli Studi di Ferrara
Via Saragat, 1 – 44124 Ferrara FE
e-mail: civicarch@unife.it
tel. +39-0532-974915